Capitolo 3.1.3

Economico

La maggior parte della gente aveva alle spalle una storia contrassegnata da tanta povertà e non aveva mai avuto grandi disponibilità di denaro. Col proprio lavoro arrivava a stento ad assicurarsi la sussistenza e aveva sempre Euroidentificato la felicità con la vita di chi aveva a disposizione molte ricchezze. Per questo, quando venne anche per essa il momento di godere maggiore agiatezza, rimase come incantata e cominciò a gareggiare per avere la casa migliore degli altri, il mobilio più distinto, l’automobile più grande, chiudendosi così in un atteggiamento di autosufficienza. Questa situazione rendeva difficile e quasi incomprensibile la impostazione della vita economica della parrocchia basata sulle offerte anonime e lo stile di povertà adottato dall’équipe pastorale (prete e suore). Il discorso poi della compartecipazione, come quello di considerare i beni materiali non come fine ma come mezzi per una vita più umana e più conforme ai criteri del Vangelo, suscitò reazioni e polemiche di ogni genere. Tuttavia possiamo affermare che, nonostante questo, si radicò una certa coscienza comunitaria, e ne è prova il fatto che non sono mancati i mezzi economici necessari per il normale funzionamento della parrocchia.

Indice Capitolo 5.1.3

1. Dalla coscienza collettiva alla coscienza comunitaria
2. Personale
3. Famigliare
4. Gruppi umani
5. Politico
7. Ricreativo
8. Istituzioni
9. Comune
10. Chiesa
11. Partiti
12. Paese

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